RELAZIONE DEL CTZ SULL'ATTIVITA' IN XI ZONA

L'attività formativa per gli atleti, gestita dalla zona è stata identificata oltre che nello svolgimento dei raduni, così come indicato dalla normativa, anche nell'organizzazione di incontri con i direttori sportivi delle società e con gli istruttori operanti a livello giovanile nelle società stesse.

La calendarizzazione dei raduni infatti è stata preceduta da una riunione con gli istruttori, nella quale sì è analizzata l'attività svolta nell'anno precedente è si è programmato il percorso 2015

Un aspetto sul quale ho cercato di porre una particolare attenzione è quello relativo alla “cultura nautica”. E' emerso come sempre più frequentemente le giovani generazioni siano carenti (nella media, ovviamente) di ciò che non è strettamente specifico della loro disciplina, sia dal punto di vista teorico che motorio.

Ecco perchè all'interno di ogni singolo raduno si è tentato di non tralasciare questo aspetto, sia con i cadetti e multiclasse, sia nei raduni più specifici di allenamento.

Un altro argomento di dibattito, negli incontri con tecnici e dirigenti è il fatto di come in XI storicamente si abbiano atleti di ottimo livello che annualmente primeggiano a livello nazionale nelle classi giovanili (optimist, 420, laser e tavole) ma numeri bassi di ragazzi che continuano un percorso di post scuola vela. Il classico “pochi ma buoni”. Il fatto è i pochi stanno ulteriormente diminuendo. Questo a mio avviso, presuppone innanzitutto una maggior collaborazione tra i circoli, sia per limitare i costi di gestione delle squadre agonistiche sia per non perdere qualità a discapito di inutili campanilismi.

Un'altra azione, diciamo così, messa in campo per tentare di arginare il calo dei tesserati juniores, magari quelli che non hanno avuto soddisfazione nell'optimist od anche ragazzi non con altissime ambizioni, è stato il “patrocinio” di un “programma Feva” nel quale inserire atleti di circoli diversi, con l'obiettivo di dare vita ad una “filiera doppi” avendo come naturale sbocco per i più “agonisti” il programma 420, già operante in Undicesima.

Al termine della prima stagione il risultato numerico è stato molto buono (7 equipaggi) al campionato nazionale di Scarlino, nessuno di questi purtroppo ha però manifestato l'interesse ad un impegno maggiore indispensabile per il passaggio ad classe più impegnativa come il 420. Cercheremo nel prossimo anno di invertire questa tendenza.

Un altro step è stato poi quello di analizzare, assieme al presidente Mellina e al ds De boni, i dati mostrati in occasione della riunione dei CTZ del 12-14 novembre a Roma ed abbiamo valutato che la principale causa del basso numero di juniores potrebbe essere dovuta al fatto che solo 5 società (su 34) hanno un programma delineato rivolto al “post scuola vela”.

Da qui l'esigenza di un incontro con le società, al fine di conoscere i loro obiettivi programmatici, sensibilizzarli al proseguo dell'attività anche dopo la scuola vela e fornire loro (se gradito) un aiuto pratico sul campo e/o consulenze. Nonchè metterle a conoscenza dell'attività svolta dalla Zona in termini di raduni.

Tale incontro, in verità era già stato fissato in estate ma andò deserto. Fu quindi riprogrammato per il 28 di novembre.

A questo punto l'impegno è stato quello di far seguire oltre alle mail di invito/convocazione, telefonate da parte appunto del Presidente e Direttore Sportivo al fine di incentivare la partecipazione e di rendere  l'appuntamento un incontro conviviale più che una riunione vera e propria.

Il risultato in realtà non è stato del tutto soddisfacente in quanto solo 9 società hanno raccolto l'invito ed alcune delle quali hanno fatto capire che non è di loro interesse un attività “post scuola vela”, mentre altre, fortunatamente  hanno mostrato un interesse vivace.

 

Di seguito l'attività programmata per il 2016: