Nina Corbetta vola a Sydney per l'Hansa Class Worlds 2025

news del 07.03.2025
Marina di Ravenna - "Ho scoperto la vela in un periodo per me un po' complicato: ero chiusa in me stessa e mi sentivo ansiosa, specie la sera. Quando presso la mia scuola, il Liceo Artistico Nervi-Severini, è stato presentato il progetto Lo Sport Paralimpico va a Scuola, mi sono lasciata affascinare dalla proposta di Marinando. Da subito ho capito che il relazionarmi con coach e compagni, il navigare avendo la responsabilità della barca, la crescita conseguente agli allenamenti, le esperienze collegate al viaggiare in gruppo mi stavano aiutando ad aprirmi. Con le prime regate ho scoperto l'adrenalina dovuta all'agonismo, la sana pressione della competizione: sensazioni mai sentite prima, che hanno innescato la scintilla definitiva".
Nina Corbetta, 17 anni da Segrate, campionessa europea femminile Hansa 303 in carica, ravennate d'adozione, come racconta, la vela ha impresso alla sua vita una svolta forse inaspettata. Una passione valsa non solo il titolo continentale, conquistato nell'olandese Sneek lo scorso settembre, ma anche il pass per l'Hansa Class Worlds 2025, in programma tra il 24 e il 30 marzo a Sydney. Determinante, come detto, l'incontro con Lo Sport Paralimpico va a Scuola, iniziativa promossa dal Comitato Italiano Paralimpico, in collaborazione tra le altre con la Federazione Italiana Vela. In ambito velico, il progetto si è concentrato sullo svolgimento di corsi pensati per ragazzi neurodivergenti o con disabilità, organizzati a Marina di Ravenna da Marinando 2.0 APS-ASD e Marinando Ravenna OdV, associazioni che si pongono come obiettivo quello di migliorare la qualità della vita delle persone affetta da disabilità, o in situazione di disagio, attraverso il mare e la navigazione a vela.
"Rotti gli indugi, il lasciarmi coinvolgere è stato naturale e l'esperienza è davvero travolgente - prosegue Nina Corbetta - Merito senza dubbio delle qualità formative di uno sport come la vela, il cui grande pregio, a mio avviso, è quello di renderti indipendente e di aiutati nel problem solving. Un merito divulgato con passione e professionalità dallo staff di Marinando Ravenna e Marinando 2.0, ovvero Francesco Pontone, Edoardo Coraglia, Sara Sofia Odisio e Matteo Rusticali: in tempi diversi sono stati miei coach, ma al tempo stesso sono persone straordinarie, capaci di trasmettere il loro sapere e di farti sentire sicura e a tuo agio in ogni situazione. Sono amicizie che penso mi porterò dietro per tutta la vita".

D: Dai primi bordi, in appena un anno e mezzo, la tua crescita è stata a dir poco importante...
NC: "Come dicevo, la scintilla è stata senza dubbio la scoperta dell'agonismo: ho capito che stare dietro non era cosa per me, volevo impormi e per farlo bisognava applicarsi e faticare in allenamento. Ho iniziato a uscire in Hansa 303 una volta in corso di settimana, oltre ai week end, allenandomi assistita dal coach me senza uno sparring partner: le basi erano ancora carenti e c'era troppo lavoro da fare sulla parte tecnica. Importante è stato a un certo punto allenarmi nelle procedure di partenza con la Squadra Agonistica del Circolo Velico Ravennate e del Centro Velico Punta Marina. Anche questo è stato motiva di nuova socialità: ho fatto tante conoscenze e alcune belle amicizie con i componenti dei team ILCA. Sulla base della mia esperienza, mi sento di poter affermare che l'agonismo è uno degli aspetti umanizzanti dello sport maginifico che è la vela: tra le boe emerge il lato naturale delle persone, quanto meno ne viene esaltata una sfaccettatura".

D: Che emozione è stata ricevere la prima convocazione in Nazionale?
NC: "Enorme, inattesa: considera che dopo aver trascorso il primo anno a navigare con Sante Ghirardi, a inizio 2024 sono passata al singolo. Mi è servito un po' di tempo per prendere le misure al nuovo universo, poi sono arrivati i primi risultati, in occasione di una regata Interzonale, ma da lì a considerarmi già in grado di debuttare in un contesto internazionale ne passava. A essere lungimiranti sono stati i miei coach e lo staff tecnico della Federazione Italiana Vela, guidato da Fabio Colella e composto da Filippo Maretti, Beppe Devoti, Ernesto Martinez e Fabio Barbieri, che mi hanno voluta a Sneek, in Olanda, dove al Campionato Europeo Hansa ho conquistato l'oro femminile battendo la campionessa del mondo, la polacca Olga Gornas-Grudzien. Ancora oggi sono stupita e incredula, ma incredibilmente felice. Ci tengo a sottolineare che anche in Nazionale c'è un gruppo dotato di grande empatia e tanti sono i rapporti di amicizia che si stanno sviluppando".

D: Pochi giorni e si vola a Sydney: che cosa ti aspetti da questa lunga trasferta australiana?
NC: "Tante emozioni e ricordi indelebili: so' che sarà così, non ho dubbi alcuni in merito. Ma ho desiderio che anche la mia performance sia la migliore possibile: mi piace pensare al podio femminile. La preparazione prosegue al meglio e dopo due ritiri federali a Brindisi, svolti a gennaio e febbraio, già da questa settimana saremo a Crotone, dove con lo staff della Federazione Italiana Vela prepareremo la trasferta. Un po' me la faccio sotto, ma so' che poi passa".

D: Una considerazione, un pensiero che non è emerso nel corso di questa intervista?
NC: "Penso si sia capito dal mio entusiasmo, dal mio trasporto nel raccontare la mia esperienza ciò che mi lega al fantastico mondo della vela. Voglio essere il più semplice possibile nello stimolare quanti sono da sempre curiosi di provare o si sentono in qualche modo spinti dalla mia esperienza: la vela è semplicemente bellissima, the sport... to be".