Auguri Cino!

news del 04.09.2014
I primi 80 anni di un uomo di mare che ci rende orgogliosi di essere romagnoli. E un grande libro da leggere scritto da lui a quattro mani con il giornalista de 'La Stampa' Fabio Pozzo.
 
Cino Ricci ha compiuto 80 anni, ed è sempre in forma smagliante: sembrano tantissime le sue lune, ma ancora poche se le si paragona tutto quello che ha fatto e reso possibile nella sua vita. Ha firmato alcune delle più importanti pagine della Vela, quella con la 'V' maiuscola; le più note scritte a bordo di Azzurra: la prima barca italiana in America's Cup. Prima ancora, correva il 1971, con  Laurent Cordelle e Uccio Ventimiglia quando vinse la  Settimana Velica di Genova. Il suo Girovela fu probabilmente uno degli eventi più azzeccati da un punto di vista sportivo e di immagine: il periplo dello Stivale in monotipia. Ma è soprattutto è stato il primo ad aver sdoganato il gergo velico, rendendolo fruibile a tutti; appassionando questo popolo di santi, poeti e navigatori che, soprattutto nell’ultima categoria, aveva bisogno di una scossa - ma anche di un dizionario -  prima di conoscere le cronache sportive raccontate da Cino, il quale ha saputo parlare con semplicità ed entusiasmo, permettendo a molti di riscoprire una vocazione al mare prima sopita dietro a un’immagine di sport considerato elitario dalla maggior parte delle persone che vi si avvicinavano. ‘Il debito che abbiamo nei confronti di Cino è enorme – dichiara Donatello Mellina, presidente dell’XI^ Zona FIV Emilia Romagna – per la disponibilità  da lui sempre dimostrata nei confronti dei nostri velisti e soprattutto dei più giovani; per quel suo carisma un po' ruvido e così sincero che gli ha permesso di scrivere tante pagine della vela e di accomagnare, con generosità, molti dei nostri velisti a fare altrettanto; il suo compleanno è anche per questo un evento da festeggiare in modo corale’.
Tra i suoi meriti, innumerevoli, anche quello di aver scommesso su Simone Bianchetti, uno dei velisti solitari più affascinanti e controversi della storia, contribuendo in modo eccezionale a far emergere quell’enfant terrible della vela cresciuto tra i capricci dell’Adriatico e scomparso così presto, lasciando un vuoto incolmabile che Cino ha tentato di colmare tante volte parlando di 'Zippi', senza mai cadere nella retorica che ha avvolto la sua figura e con affetto paterno.
L’inesauribile marinaio è anche autore di ‘Odiavo i velisti’ (ed Longanesi) biografia scritta a quattro mani con il giornalista de 'La Stampa' Fabio Pozzo: assolutamente da leggere.