SC: Pare strano, ma a spingermi verso un impegno differente nell'ambito dell'XI Zona è stato il caso: era qualche mese che stressavo la segreteria del mio club - il Circolo Nautico Amici della Vela - circa la mia volontà di fare il corso da stazzatore. Sapevo che i tempi erano maturi per la presentazione di un nuovo bando in tal senso, ma la comunicazione ufficiale tardava ad arrivare e così decisi di muovermi autonomamente, scoprendo che, per tutta una serie di problemi 'tecnico-gestionali', ciò che attendevo in realtà era già avvenuto ma non tutti ne erano stati informati. E' stata quella la molla che mi ha spinto a impegnarmi a favore dell'XI Zona FIV e, più in generale, a favore dello sport della vela.
D: Che campagna elettorale è stata?
SC: Certo su scala ridotta, ma è stata una campagna elettorale a tutti gli effetti: da parte mia, penso sia stato determinante aver visitato tutti i circoli per raccogliere opinioni, sentirne le vicissitudini e renderli partecipi di quello che sarà il mio programma, a partire dalla squadra che ho voluto al mio fianco.
D: A proposito del gruppo di lavoro, poche sono le differenze tra i due consigli con i quali ti sei trovata a lavorare...
SC: Ho una squadra sinergica e competente: non potrei essere più orgogliosa di quanto sono riuscita a mettere insieme. La mia principale preoccupazione è stata quella di creare un gruppo di lavoro eterogeneo, in grado di far fronte all'eventuale mancanza del singolo elemento: oggi più che mai, nell'ambito di una realtà come la nostra, dove tanto dipende dalla passione e dalla disponibilità a impegnarsi più che dalle capacità personali, tutti devono essere in grado di supportarsi a vicenda.
D: Entrando nel dettaglio, ci spieghi come è composto il consiglio dell'XI Zona FIV?
SC: Oltre alla vicepresidente Anna Crotti, del team fanno parte i consiglieri Aurora Migani, che ha delega al parasailing, Franco Fregni, operante nel settore Vela Scuola e Scuola Vela, Jacopo Pasini, che si occupa di classi giovanili e altura, e Luca Ragazzini, cui spetta sovrintendere al patrimonio zonale e ai multiscafi. Importante poi è il ruolo di Mariafedrica Grassi, impegnata con il doppio incarico di segretaria e responsabile della formazione degli istruttori.
D: Una delle principali attività spettanti alle varie Zone FIV è quella relativa alla promozione del nostro sport: come intendi raggiungere questo obiettivo?
SC: Entrare nelle scuole è da subito diventato uno dei mantra della nostra amministrazione: gli altri sport, popolari o meno che siano, in questo sono più efficaci ed è ora che la vela inizi a colmare questo gap. Certo, non ci aiuta la stagionalità della disciplina, ed è proprio per questo che stiamo elaborando un programma didattico che, nel corso del periodo invernale, preveda delle attività a secco. Penso sia un dettaglio indispensabile se vogliamo che la vela smetta di essere un affascinante esercizio di stile e si segnali tra le opzioni realmente praticabili dai nostri giovani. Una spinta determinante è giunta da Sport e Salute S.p.A. che, per far conoscere la vela, ha auspicato la possibilità di regalare ai curiosi esperienze empiriche.
D: Guardando all'agonismo giovanile, su quali classe punta l'XI Zona FIV?
SC: Cosi come nel resto d'Italia, anche sul versante emiliano romagnolo a confermarsi come classi di riferimento sono i singoli Optimist e ILCA, con il primo riservato ai più giovani e il secondo forte della nomina a classe olimpica, e i doppi RS Feva e 29er, entrambi propedeutici al passaggio a qualsiasi genere di imbarcazioni.
D: Proprio l'elevato numero di classi, e la differenziazione delle attività e della preparazione a esse relative, genera dispersione e tende ad allontanare molti dall'agonismo velico. Che idee avete per compensare ciò? Come spiegare che nel mondo della vela può esserci collocazione anche lontano dell'agonismo?
SC: Il problema è annoso e la soluzione non è immediata, intendo dire che non esiste una formula magica per agire in tal senso. La prima cosa da fare, la più naturale, è illustrare a chi si avvicina al nostro mondo le innumerevoli possibilità che questo offre: la vela non è solo competizione, non sono solo boe strette. La vela è anche formazione, navigazione per diporto, curiosità, modo di vita e cultura. Ci vogliono persone in grado di trasmettere tutto ciò.
D: A proposito di formazione, grande è l'attenzione dedicata alla formazione di coach e Ufficiali di Regata...
SC: Assolutamente: considera che, a oggi, l'XI Zona FIV può contare su una squadra composta da oltre novanta Ufficiali di Regata, operanti a vario titolo e a vario livello. Nuovi corsi formativi vengono organizzati su base annuale ed è idea recente quella di creare un percorso formativo ancor più completo per i coach, coinvolgendo nella didattica anche il formatore nazionale in tema di regolamento. Non a caso, proprio nel week end dell'8-9 marzo, al Circolo Nautico Cesenatico, è prevista una due giorni di formazione dedicata ad allenatori e Ufficiali di regata a cura di un rule advisor di fama internazionale come Luigi Bertini, autore di importanti pubblicazioni sulla materia".